Deliberazione Giunta Regionale VENETO 28 dicembre 1998, n. 5108
Attuazione DGR n. 5455 del 3.12.1996: "Linee di Piano regionale di protezione, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell'ambiente, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto". Riparto finanziamenti tra DIP - AUSLL e ARPAV per azioni prioritarie.
L'Assessore alle Politiche Sanitarie Iles Braghetto, di concerto con l'Assessore alle Politiche per l'ambiente Massimo Giorgetti, riferisce quanto segue.
La legge 27 marzo 1992 n. 257 recante "Norme relative alla cessazione dell'impiego dall'amianto" ha posto fine alla produzione, utilizzazione e commercializzazione dell'amianto.
Il rischio da amianto però rimarrà ancora per decenni sia nell'ambiente di vita che nell'ambiente di lavoro rappresentando, per l'aumento che da alcuni anni hanno avuto le patologie neoplastiche o non neoplastiche da amianto, un punto critico di grande rilevanza per la tutela della salute pubblica, a cui il Servizio Sanitario regionale deve dare delle risposte rapide ed efficaci.
L'art. 10 della Legge 257/92 ha disposto in particolare che le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano adottino i Piani di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto.
Con provvedimento n. 5455 del 23.12.1996, sono state adottate dalla Giunta regionale le "Linee di Piano regionale di protezione, di decontaminazione, di smaltimento e bonifica dell'ambiente, ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto", e rinviate a successivi provvedimenti le procedure applicative specifiche del Piano.
Il Piano in questione si articola nelle seguenti attività che saranno attuate, secondo il seguente schema di azioni e relative competenze,. dai Dipartimenti di prevenzione (DIP) delle Aziende ULSS e dall'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV), sotto il coordinamento della Direzione regionale per la Prevenzione dell'Assessorato regionale alle Politiche Sanitarie, subentrata all'ex Dipartimento regionale per l'Igiene Pubblica - giusto p. 2 del dispositivo della citata DGR 5455/96 -:
Punto 1: Censimento delle imprese che utilizzano o hanno utilizzato amianto nelle attività produttive delle imprese che svolgono attività di smaltimento e bonifica e rilevazione delle situazioni di pericolo derivanti dalla presenza di amianto nei casi di cui all'art. 8 comma 1 lettere b-c-f dei D.P.R. 8/8/94, e nei mezzi di trasporto.
Censimento delle Imprese che utilizzano o hanno utilizzato amianto nelle attività produttive (art. 3 D.P.R. 8/8/94) DIP
1.2 Censimento delle Imprese di bonifica e smaltimento DIP
1.3 Rilevamento delle situazioni di pericolo derivanti dalla presenza di amianto nei casi di cui all'art. 8 comma 1 lettere b-c-f del D.P.R. 8/8/94 e nei mezzi di trasporto
.................................................................. ........................ DIP-ARPAV
In particolare:
DIP:
impianti industriali dove è stato usato amianto per la coimbentazione di tubi e serbatoi.
ARPAV:
a) stabilimenti dismessi di produzione di materiale contenente amianto
b) aree ed edifici industriali dismessi in cui la contaminazione proviene dalla presenza di amianto o di prodotti che lo contengono
c) materiale accumulato a seguito delle operazioni di bonifica su mezzi di trasporto vari
d) mezzi di trasporto pubblico circolanti su rotaie e su strada, nonché navi ed aerei.
Punto 2: Censimento degli edifici nei quali sono presenti o materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile e rilevazione delle situazioni di pericolo di cui all'art. 8 comma 1 lettera d-e dei D.P.R. 8/8/94.
2.1 Censimento degli edifici ..ARPAV
2.2 Capannoni utilizzati e/o dismessi con componenti in amianto cemento .ARPAV
Punto 3: Predisposizione di linee di indirizzo per il controllo delle condizioni di salubrità ambientale e di sicurezza del lavoro
3.1 Controllo delle condizioni di salubrità ambientale e di sicurezza del lavoro DIP
3.2 Valutazione preventiva dei piani di lavoro concernenti gli interventi di bonifica di amianto, presentati a sensi dell'art. 34 del D.Lgs. 277/91 e vigilanza sulla esecuzione degli interventi stessi (D.P.R. 8/8/94 art. 7 comma 1 b) DIP-ARPAV
3.3 Valutazione dei rischi connessi alla presenza di amianto in edifici, strutture ed impianti e al rilascio di opportune prescrizioni ai datori di lavoro ( D.P.R. 8/8/94 art. 7 comma 1c) .DIP-ARPAV
Punto 4: Individuazione delle modalità di smaltimento dei rifiuti di amianto e dei relativi siti di smaltimento.
Tutta la materia è di competenza della Direzione Regionale per l'ambiente e dell'ARPAV
Punto 5: Attivazione di corsi di formazione professionale per dirigenti ed addetti alle attività di rimozione, smaltimento e bonifica e per il personale delle Aziende ULSS, dell'ARPAV e delle Provincie
5.1 Corso di formazione professionale per il personale delle Aziende ULSS, della costituita ARPAV e delle Provincie con compiti di controllo delle attività di rimozione, smaltimento e bonifica di materiali contenenti amianto DIP-AR.PAV
5.1.1 Contenuti del corso DIP-ARPAV
5.1.2 Modulo per gli operatori dei laboratori della rete regionale per analisi dell'amianto ...................................................................................... ........ ARPAV
5.2 Corso di formazione professionale per i dirigenti e i preposti alle attività di rimozione, smaltimento e bonifica di materiali contenenti amianto ..DIP
5.2.1 Contenuti del corso generale - Imprese di rimozione e bonifica .DIP
5.2.2 Contenuti del corso generale- imprese di smaltimentnto . DIP/ Dir. Reg. Ambiente
5.3 Corso di formazione professionale per i lavoratori addetti alle attività di rimozione, smaltimento e bonifica di materiali contenenti amianto .DIP
5.3.1 Contenuti del corso generale . DIP
PUNTO 6 : Realizzazione di una rete di strutture laboratoristiche regionali, per il campionamento ed analisi dell'amianto.
6.1 I° Livello ..DIP-ARPAV
6.2 2° Livello 1 ARPAV
6.3 3° Livello ARPAV
Le azioni sopra riportate troveranno completa attuazione in progetti operativi di durata pluriennale e con finanziamenti da reperire in sede nazionale e regionale.
Per la realizzazione globale del PRA è stato stimato, sulla base dei progetti presentati per le attività di competenza DIP-AUSLL e ARPAV, un costo complessivo di L. 1.240.000.000=.
Inoltre, accanto ai contenuti attuativi delle Linee di Piano già tracciate, dovranno essere potenziati, alla luce di esigenze nuove emerse e che emergeranno, interventi orientati ad erogare prestazioni di sorveglianza sanitaria e di assistenza sanitaria ai soggetti che hanno subito delle esposizioni significative ad amianto con possibilità di rivedere complessivamente od integrare gli indirizzi generali di Piano già fissati.
Per l'anno in corso 1998, il Ministero dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato, come previsto dall'art. 16 della L. 257/92, ha erogato alla Regione Veneto, quale contributo statale per l'attuazione del PRA, la somma di L. 618.496.000, difficilmente integrabile da detto Ministero nel prossimo futuro.
Valutate quindi le risorse disponibili ed in attesa di reperire, per i prossimi anni, in sede nazionale e regionale, ulteriori finanziamenti per il completamente delle azioni programmate, si è convenuto di dare comunque avvio alle stesse per attività ritenute prioritarie, ripartendo il contributo statale disponibile di Lire 618.496.000 ai DIP-SPISAL delle ULSS che concorreranno all'attuazione del Piano, per un importo pari a Lire 260.000.000 , e all'ARPAV, per un importo pari a Lire 358.496.000, secondo lo schema di attività e previsioni di costi di seguito descritte:
Attività di competenza dei DIP-SPISAL delle Aziende USLL
(Riferimento ai punti 1.1 - 12 - 13 - 5.1 - 6.1 delle Linee di Piano)
Censimento (hardware e software e collegamenti in rete) L. 70.000.000=
Censimento (consulenze e borse di studio per esecuzioni) L. 80.000.000=
Microscopio e cappa chimica (da destinare all'ULSS n. 16) L. 40.000.000=
Attrezzature/Campionatori per SPISAL L. 60.000..O00=
Formazione per personale ULSS L. 10.000.000=
TOTALE L. 260.000.000=
b) Attività di competenza AR-PAV
(Riferimento punti 13 - 2.1 - 2.2 - 5.1 - 5.1.2 - 6.1 - 6.2 - 6.3 delle Linee di Piano)
Realizzazione della prima fase di censimento di competenza L. 113.496.000=
Realizzazione di corsi di formazione per personale ARPAV L. 10.000.000=
Potenziamento dei supporti laboratoristici per attività di
controllo e vigilanza L. 235.000.000=
TOTALE L. 358.496.000=
Le modalità di realizzazione delle attività del PRA saranno definite dagli Enti interessati.
Il coordinamento operativo e la gestione economica finanziaria della somma riferita alle attività di competenza dei DIP-SPISAL delle Aziende ULSS viene affidato all'ULSS n. 16 - SPISAL di Padova che provvederà altresì a censire i bisogni di attrezzature degli SPISAL e a proporre le modalità di ripartizione dei finanziamenti.
Tutto ciò premesso,
LA GIUNTA REGIONALE
Uditi i relatori, Assessore Iles Braghetto di concerto con l'Assessore Massimo Giorgetti, incaricati dell'istruzione dell'argomento in questione ai sensi dell'art. 33, comma 2 dello Statuto, i quali danno atto che la Struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la legislazione regionale e statale.
Vista la L. 257/92 "Norme relativa alla- cessazione dell'impiego dell'amianto" capo III' (Tutela dell'ambiente e della salute), art. 10 "Piani regionali e delle Provincie Autonome".
Visto il D. Lgs. 277/91 "Attuazione direttive CEE in materia di protezione dei lavoratori", capo III' (Protezione dei lavoratori contro i rischi connessi all'esposizione ad amianto durante il lavoro".
Visto il DPR 8/8/94 (Linee di indirizzo, alle Regioni per la predisposizione dei Piani regionali amianto).
Vista la DGR 5455 del 3.12.1996 "Linee di Piano regionale di protezione, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell'ambiente ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto", attuativa dell'art. 10 della citata L. 257/92.
Vista la L.R. 32/96 "Norme per l'istituzione ed il funzionamento dell'ARPAV" (art. 5, comma 4 "Modalità di collaborazione tra ARPAV e DIP").
Vista la DGR 2042 del 2.6.1998 (Riparto competenze ARPAV e Dipartimenti di Prevenzione ULSS).
Ritenuto di dovere dare immediata attuazione alla citata DGR 5455/96, ripartendo le competenze relative alla realizzazione operativa del PRA, relativamente ai punti 1, 2, 3, 5 e 6, tra i DIP delle Aziende ULSS del Veneto e l'ARPAV.
Visti i progetti operativi per le attività attuative delle linee di piano di competenza DIPAULSS e ARPAV.
Preso atto che i finanziamenti statali erogati dal Ministero dell'Industria, Commercio e Artigianato e destinati all'espletamento delle attività di attuazione del Piano, ammontano per il 1998 a Lire 618.496.000.
Considerato altresì che detto contributo risulta insufficiente per la realizzazione globale degli interventi del citato PRA e che risulta quindi necessario ripartire tra DIP e ARPAV il contributo statale disponibile per la realizzazione prioritaria di attività espressamente individuate.
Preso atto altresì che con DGR 4764 del 30.12.1997 sono stati già avviati i corsi di fornazione di cui all'art. 10, comma 1, lett. h) della L. 257/92 e al p. 5 delle Linee di Piano
DELIBERA
l. Di individuare la ripartizione delle competenze operative tra i Dipartimenti di prevenzione (DIP) delle Aziende ULSS e l'Agenzia regionale per la Prevenzione e la Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV) così come illustrata in premessa, per la realizzazione del Piano regionale amianto di cui alla D.G.R. di indirizzi n. 5455 del 3/12/96 ed in linea con la DGR 2042 del 2.6.1998.
2. Di approvare, in fase di prima attuazione, la realizzazione delle azioni prioritarie quali descritte in premessa, per la parte di competenza DIP e ARPAV.
3. Di prendere atto che, agli effetti dell'intervenuto riordino organizzativo della Regione a' sensi della L.R. n. 1/97 ' la Direzione regionale per la Prevenzione è la struttura deputata al coordinamento regionale delle attività attuative del Piano.
4. Di affidare all'ULSS n. 16 - SPISAL di Padova il coordinamento operativo-gestionale degli interventi riferiti alle Aziende ULSS del Veneto incaricandola altresì di censire i bisogni di attrezzature degli SPISAL e di proporre le modalità di ripartizione dei finanziamenti.
5. Di corrispondere all'Azienda ULSS n. 16 di Padova e all'ARPAV gli importi pari, rispettivamente, a Lire 260.000.000= e a Lire 358.496.000= con destinazione vincolata allo svolgimento delle attività di cui al punto 2) del dispositivo. Detti Enti provvederanno altresì alla gestione amministrativa-contabile di detta somma.
6. Di imputare l'importo di Lire 618.496.000= al capitolo 50247 dello stato di previsione della spesa del bilancio relativo all'esercizio 1998.
7. Di autorizzare il Dirigente regionale responsabile della Direzione regionale per la Prevenzione a disporre le relative liquidazioni con le seguenti modalità:
· 50% della somma totale a intervenuta esecutività del presente provvedimento;
· il restante 50% a conclusione dell'attività, su presentazione da parte dell'Azienda ULSS 16 e dall'ARPAV, di idonea e dettagliata rendicontazione.
8. Di autorizzare altresì il Dirigente regionale della Direzione per la Prevenzione a provvedere con proprio atto a quant'altro richiesto per l'attuazione del presente provvedimento.
9. Di riservare all'adozione di successivi provvedimenti il finanziamento delle ulteriori azioni attuative delle Linee di Piano Regionale Amianto nonché di interventi di completamente ed integrazione o modifica delle suddette Linee di Piano.
Sottoposto a votazione, il presente provvedimento viene approvato con voti unanimi e palesi.
IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE
- dr. Gianfranco Zanetti - - On. Dott. Giancarlo Galan -