Le tecniche d'intervento per i materiali contenenti amianto in matrice friabile
I lavori di bonifica di materiali friabili contenenti amianto dovranno essere eseguiti
attenendosi alle raccomandazioni contenute nei punti seguenti:
1 - Allestimento del cantiere.
Se l'ambiente in cui avviene la rimozione non e' naturalmente confinato, occorre
provvedere alla realizzazione di un confinamento artificiale con idonei divisori.
Prima dell'inizio del lavoro, la zona dovra' essere sgombrata da tutti i mobili e le
attrezzature che possono essere spostati. Se i mobili e/o le attrezzature sono coperte da
detriti o polvere, devono essere puliti a umido prima dello spostamento dalla zona di
lavoro.
Tutti i mobili e le attrezzature che non possono essere spostati devono essere
completamente ricoperti con fogli di plastica di spessore adeguato ed accuratamente
sigillati sul posto.
Tutte le armature per l'illuminazione presenti devono essere tolte, pulite e sigillate in
fogli di plastica e depositate in zona di sicurezza incontaminata. Devono essere asportati
tutti gli equipaggiamenti di ventilazione e riscaldamento e altri elementi smontabili,
puliti e tolti dalla zona di lavoro. Tutti gli oggetti inamovibili devono essere
sigillati, in modo tale che non vengano danneggiati e/o contaminati durante il lavoro.
Devono essere rimossi tutti i filtri dei sistemi di riscaldamento, ventilazione e
condizionamento. I filtri sostituiti vanno posti in sacchi sigillati di plastica per
essere smaltiti come rifiuti contenenti amianto. I filtri permanenti vanno puliti a umido
e reinstallati.
Tutte le aperture di ventilazione, le attrezzature fisse, gli infissi e radiatori, devono
essere sigillati sul posto, uno per uno, con fogli di plastica chiusi da un nastro adesivo
fino a che il lavoro, pulizia compresa, non sara' completato.
Il pavimento dell'area di lavoro dovra' essere ricoperto con uno o piu' fogli di
polietilene di spessore adeguato. Le giunzioni saranno unite con nastro impermeabile; la
copertura del pavimento dovra' estendersi alla parete per almeno 500 mm.
Tutte le pareti della zona di lavoro saranno ricoperte con fogli di polietilene di
spessore adeguato e sigillate sul posto con nastro a prova di umidita'. Tutte le barriere
di fogli di plastica e l'isolamento della zona vanno mantenuti durante tutta la
preparazione del lavoro.
Bisognera' effettuare ispezioni periodiche per assicurare che le barriere siano
funzionanti.
Tutti i cavedii e le altre possibili comunicazioni per il passaggio di cavi, tubazioni,
ecc. devono essere individuati e sigillati. I bordi delle barriere temporanee, i fori e le
fessure vanno tamponati con silicone o schiume espanse. Porte e finestre vanno sigillate
applicando prima nastro adesivo sui bordi e coprendole successivamente con un telo di
polietilene di superficie piu' estesa delle aperture.
Deve essere predisposta un'uscita di sicurezza per consentire una rapida via di fuga,
realizzata con accorgimenti tali da non compromettere l'isolamento dell'area di lavoro (ad
es. telo di polietilene da tagliare in caso di emergenza). Deve essere installato un
impianto temporaneo di alimentazione elettrica, di tipo stagno e collegato alla messa a
terra. I cavi devono essere disposti in modo da non creare intralcio al lavoro e non
essere danneggiati accidentalmente.
Per realizzare un efficace isolamento dell'area di lavoro e' necessario, oltre
all'installazione delle barriere (confinamento statico), l'impiego di un sistema di
estrazione dell'aria che metta in depressione il cantiere di bonifica rispetto all'esterno
(confinamento dinamico). Il sistema di estrazione deve garantire un gradiente di pressione
tale che, attraverso i percorsi di accesso al cantiere e le inevitabili imperfezioni delle
barriere di confinamento, si verifichi un flusso d'aria dall'esterno verso l'interno del
cantiere in modo da evitare qualsiasi fuoriuscita di fibre. Nello stesso tempo questo
sistema garantisce il rinnovamento dell'aria e riduce la concentrazione delle fibre di
amianto aerodisperse all'interno dell'area di lavoro.
L'aria aspirata deve essere espulsa all'esterno dell'area di lavoro, quando possibile
fuori dall'edificio.
L'uscita del sistema di aspirazione deve attraversare le barriere di confinamento;
l'integrita' delle barriere deve essere mantenuta sigillando i teli di polietilene con
nastro adesivo intorno all'estrattore o al tubo di uscita. L'aria inquinata aspirata dagli
estrattori deve essere efficacemente filtrata prima di essere emessa all'esterno del
cantiere.
Gli estrattori devono essere muniti di un filtro HEPA (alta efficienza: 99.97 DOP).
Gli estrattori devono essere messi in funzione prima che qualsiasi materiale contenente
amianto venga manomesso e devono funzionare ininterrottamente (24 ore su 24) per mantenere
il confinamento dinamico fino a che la decontaminazione dell'area di lavoro non sia
completa. Non devono essere spenti alla fine del turno di lavoro ne' durante le eventuali
pause.
In caso di interruzione di corrente o di qualsiasi altra causa accidentale che provochi
l'arresto degli estrattori, l'attivita' di rimozione deve essere interrotta; tutti i
materiali di amianto gia' rimossi e caduti devono essere insaccati finche' sono umidi.
L'estrattore deve essere provvisto di un manometro che consenta di determinare quando i
filtri devono essere sostituiti.
Il cambio dei filtri deve avvenire all'interno dell'area di lavoro, ad opera di personale
munito di mezzi di protezione individuale per l'amianto.
Tutti i filtri usati devono essere insaccati e trattati come rifiuti contaminati da
amianto.
2 - Collaudo del cantiere.
Dopo che e' stato completato l'allestimento del cantiere, compresa l'installazione
dell'unita' di decontaminazione e prima dell'inizio di qualsiasi operazione che comporti
la manomissione dell'amianto, i sistemi di confinamento devono essere collaudati mediante
prove di tenuta.
a) Prova della tenuta con fumogeni. Ad estrattori spenti l'area di lavoro viene saturata
con un fumogeno e si osservano, dall'esterno del cantiere, le eventuali fuoriuscite di
fumo. Occorre ispezionare, a seconda delle situazioni le barriere di confinamento, il
perimetro esterno dell'edificio, il piano sovrastante. Tutte le falle individuate vanno
sigillate dall'interno.
b) Collaudo della depressione.
Si accendono gli estrattori uno alla volta e si osservano i teli di plastica delle
barriere di confinamento: questi devono rigonfiarsi leggermente formando un ventre rivolto
verso l'interno dell'area di lavoro. La direzione del flusso dell'aria viene verificata
utilizzando fialette fumogene. Il test deve essere effettuato, in particolare, all'esterno
del cantiere, in prossimita' delle eventuali aperture per l'immissione passiva di aria e
nei locali dell'unita' di decontaminazione, in condizioni di quiete e durante l'apertura
delle porte. Si deve osservare che il fumo venga sempre richiamato verso l'interno
dell'area di lavoro. La misura della depressione puo' essere effettuata con un manometro
differenziale, munito di due sonde che vengono collocate una all'interno e l'altra
all'esterno dell'area di lavoro.
3 - Area di decontaminazione.
Dovra' essere approntato un sistema di decontaminazione del personale, composto da 4 zone
distinte, come qui sotto descritte.
a) Locale di equipaggiamento.
Questa zona avra' due accessi, uno adiacente all'area di lavoro e l'altro adiacente al
locale doccia. Pareti, soffitto e pavimento saranno ricoperti con un foglio di plastica di
spessore adeguato. Un apposito contenitore di plastica deve essere sistemato in questa
zona per permettere agli operai di riporvi il proprio equipaggiamento prima di passare al
locale doccia.
b) Locale doccia.
La doccia sara' accessibile dal locale equipaggiamento e dalla chiusa d'aria.
Questo locale dovra' contenere come minimo una doccia con acqua calda e fredda e sara'
dotato ove possibile di servizi igienici. Dovra' essere assicurata la disponibilita'
continua di sapone in questo locale.
Le acque di scarico delle docce devono essere convenientemente filtrate prima di essere
scaricate.
c) Chiusa d'aria. La chiusa d'aria dovra' essere costruita tra il locale doccia ed il
locale spogliatoio incontaminato. La chiusa d'aria consistera' in uno spazio largo circa
1.5 m con due accessi. Uno degli accessi dovra' rimanere sempre chiuso: per ottenere cio'
e' opportuno che gli operai attraversino la chiusa d'aria uno alla volta.
d) Locale incontaminato (spogliatoio).
Questa zona avra' un accesso dall'esterno (aree incontaminate) ed un'uscita attraverso la
chiusa d'aria. Il locale dovra' essere munito di armadietti per consentire agli operai di
riporre gli abiti dall'esterno. Quest'area servira' anche come magazzino per
l'equipaggiamento pulito.
4 - Protezione dei lavoratori.
Prima dell'inizio dei lavori, gli operai devono venire istruiti ed informati sulle
tecniche di rimozione dell'amianto, che dovranno includere un programma di addestramento
all'uso delle maschere respiratorie, sulle procedure per la rimozione, la decontaminazione
e la pulizia del luogo di lavoro.
Gli operai devono essere equipaggiati con adatti dispositivi di protezione individuali
delle vie respiratorie (vedi Allegato 4), devono inoltre essere dotati di un sufficiente
numero di indumenti protettivi completi. Questi indumenti saranno costituiti da tuta e
copricapo. Gli indumenti a perdere e le coperture per i piedi devono essere lasciati nella
stanza dell'equipaggiamento contaminato sino al termine dei lavori di bonifica
dell'amianto, ed a quel punto dovranno essere immagazzinati come gli scarti dell'amianto.
Tutte le volte che si lascia la zona di lavoro e' necessario sostituire gli indumenti
protettivi con altri incontaminati.
E' necessario che gli indumenti protettivi siano:
- di carta o tela plastificata a perdere. In tal caso sono da trattare come rifiuti
inquinanti e quindi da smaltire come i materiali di risulta provenienti dalle operazioni
di bonifica;
- di cotone o altro tessuto a tessitura compatta (da pulire a fine turno con accurata
aspirazione, porre in contenitori chiusi e lavare dopo ogni turno a cura della impresa o
in lavanderia attrezzata);
- sotto la tuta l'abbigliamento deve essere ridotto al minimo (un costume da bagno o
biancheria a perdere).
Elencare ed affiggere, nel locale dell'equipaggiamento e nel locale di pulizia, le
procedure di lavoro e di decontaminazione che dovranno essere seguite dagli operai.
Procedure di accesso all'area di lavoro.
Accesso alla zona: ciascun operaio dovra' togliere gli indumenti nel locale spogliatoio
incontaminato ed indossare un respiratore dotato di filtri efficienti ed indumenti
protettivi, prima di accedere alla zona di equipaggiamento ed accesso all'area di lavoro.
Uscita dalla zona di lavoro: ciascun operaio dovra' ogni volta che lascia la zona di
lavoro, togliere la contaminazione piu' evidente dagli indumenti prima di lasciare l'area
di lavoro, mediante un aspiratore; proseguire verso la zona dell'equipaggiamento,
adempiere alle procedure seguenti:
- togliere tutti gli indumenti eccetto il respiratore;
- sempre indossando il respiratore e nudi, entrare nel locale doccia, pulire l'esterno del
respiratore con acqua e sapone;
- togliere i filtri sciacquarli e riporli nel contenitore predisposto per tale uso; -
lavare ed asciugare l'interno del respiratore.
Dopo aver fatto la doccia ed essersi asciugato, l'operaio proseguira' verso il locale
spogliatoio dove indossera' gli abiti per l'esterno alla fine della giornata di lavoro,
oppure le tute pulite prima di mangiare, fumare, bere o rientrare nella zona di lavoro.
I copripiedi contaminati devono essere lasciati nel locale equipaggiamento quando non
vengono usati nell'area di lavoro. Al termine del lavoro di rimozione trattarli come
scarti contaminati oppure pulirli a fondo, sia all'interno che all'esterno usando acqua e
sapone, prima di spostarli dalla zona di lavoro o dalla zona di equipaggiamento.
Immagazzinare gli abiti da lavoro nel locale equipaggiamento per il riutilizzo dopo averli
decontaminati con un aspiratore, oppure metterli nel contenitore per il deposito assieme
agli altri materiali contaminati da amianto.
Gli operai non devono mangiare, bere, fumare sul luogo di lavoro, fatta eccezione per
l'apposito locale incontaminato.
Gli operai devono essere completamente protetti, con idoneo respiratore ed indumenti
protettivi durante la preparazione dell'area di lavoro prima dell'inizio della rimozione
dell'amianto e fino al termine delle operazioni conclusive di pulizia della zona
interessata.
5 - Tecniche di rimozione.
A meno di specifiche controindicazioni tecniche, di norma, la rimozione dell'amianto deve
avvenire ad umido. Per l'imbibizione del materiale possono essere usati agenti surfattanti
(soluzioni acquose di etere ed estere di poliossietilene) o impregnanti (prodotti
vinil-acrilici comunemente usati per l'incapsulamento).
Generalmente e' sufficiente bagnare l'amianto con un getto diffuso a bassa pressione,
spruzzando il materiale una prima volta per bagnare la superficie e poi una seconda volta
per ottenere la saturazione. Quando, per lo spessore del rivestimento o per la presenza di
trattamenti di superficie, non e' possibile ottenere un'impregnazione totale con questa
tecnica, si praticano dei fori nel materiale attraverso i quali la soluzione imbibente
viene iniettata in profondita'. Si deve comunque evitare il ruscellamento dell'acqua. La
rimozione dell'amianto deve iniziare nel punto piu' lontano dagli estrattori e procedere
verso di essi, secondo la direzione del flusso dell'aria, in modo che, man mano che
procede il lavoro, le fibre che si liberano per l'intervento siano allontanate dalle aree
gia' decoibentate. L'amianto rimosso deve essere insaccato immediatamente e comunque prima
che abbia il tempo di essiccare.
A tal fine dovranno lavorare contemporaneamente almeno due operai: uno addetto alla
rimozione dell'amianto e l'altro addetto a raccogliere l'amianto caduto e ad insaccarlo. I
sacchi pieni saranno sigillati immediatamente. Dopo una prima rimozione grossolana,
effettuata generalmente con raschietti a mano, le superfici rivestite vengono spazzolate
ad umido in modo da asportare tutti i residui visibili di amianto. Al termine delle
operazioni di rimozione le superfici decoibentate devono essere trattate con un prodotto
sigillante per fissare tutte le fibre che non possono essere state asportate.
L'imballaggio e l'allontanamento dei rifiuti dovra' essere effettuato adottando idonee
cautele per evitare una contaminazione di amianto all'esterno dell'area di lavoro.
6 - Imballaggio dei rifiuti contenenti amianto.
L'imballaggio deve essere effettuato con tutti gli accorgimenti atti a ridurre il pericolo
di rotture accidentali. Tutti i materiali devono essere avviati al trasporto in doppio
contenitore, imballando separatamente i materiali taglienti. Il primo contenitore deve
essere un sacco di materiale impermeabile (polietilene), di spessore adeguato (almeno 0.15
mm); come secondo contenitore possono essere utilizzati sacchi o fusti rigidi. I sacchi
vanno riempiti per non piu' di due terzi, in modo che il peso del sacco non ecceda i 30
kg. L'aria in eccesso dovrebbe essere aspirata con un aspiratore a filtri assoluti; la
chiusura andrebbe effettuata a mezzo termosaldatura o doppio legaccio. Tutti i contenitori
devono essere etichettati. L'uso del doppio contenitore e' fondamentale, in quanto il
primo sacco, nel quale l'amianto viene introdotto appena rimosso all'interno del cantiere,
e' inevitabilmente contaminato. Il secondo contenitore non deve mai essere portato dentro
l'area di lavoro, ma solo nei locali puliti dell'unita' di decontaminazione.
7 - Modalita' di allontanamento dei rifiuti dall'area di lavoro.
L'allontanamento dei rifiuti dall'area di lavoro deve essere effettuato in modo da ridurre
il piu' possibile il pericolo di dispersione di fibre. A tal fine il materiale viene
insaccato nell'area di lavoro e i sacchi, dopo la chiusura e una prima pulizia della
superficie, vanno portati nell'unita' di decontaminazione. Quando cio' sia possibile e'
preferibile che venga installata una distinta U.O. destinata esclusivamente al passaggio
dei materiali. Questa deve essere costituita da almeno tre locali: il primo e' un'area di
lavaggio dei sacchi; il successivo e' destinato al secondo insaccamento; nell'ultimo
locale i sacchi vengono depositati per essere successivamente allontanati dall'area di
lavoro.
All'interno dell'unita' operano due distinte squadre di lavoratori: la prima provvede al
lavaggio, al secondo insaccamento ed al deposito dei sacchi; la seconda entra dall'esterno
nell'area di deposito e porta fuori i rifiuti. La presenza di due squadre e' necessaria
per impedire che i lavoratori provenienti dall'area di lavoro escano all'esterno
indossando indumenti contaminati, provocando cosi' un'inevitabile dispersione di fibre.
Nessun operatore deve mai utilizzare questo percorso per entrare o uscire dall'area di
lavoro. A tal fine e' opportuno che l'uscita dei sacchi avvenga in un'unica fase, al
termine delle operazioni di rimozione e che, fino a quel momento, il percorso rimanga
sigillato.
Quando venga utilizzato per l'evacuazione dei materiali l'U.D. destinata agli operatori il
lavaggio dei sacchi deve avvenire nel locale doccia, il secondo insaccamento nella chiusa
d'aria, mentre il locale incontaminato sara' destinato al deposito. In tali casi dovranno
essere previste tre squadre di operatori: la prima introduce i sacchi dall'area di lavoro
nell'unita', la seconda esegue le operazioni di lavaggio e insaccamento all'interno
dell'unita', la terza provvede all'allontanamento dei sacchi. In entrambi i casi tutti gli
operatori, tranne quelli addetti all'ultima fase di allontanamento, devono essere muniti
di mezzi di protezione e seguire le procedure di decontaminazione per uscire dall'area di
lavoro.
I sacchi vanno movimentati evitando il trascinamento; e' raccomandato l'uso di un carrello
chiuso. Ascensori e montacarichi, eventualmente utilizzati, vanno rivestiti con teli di
polietilene, in modo che possano essere facilmente decontaminati nell'eventualita' della
rottura di un sacco. Il percorso dal cantiere all'area di stoccaggio in attesa del
trasporto in discarica deve essere preventivamente studiato, cercando di evitare, per
quanto possibile, di attraversare aree occupate dell'edificio.
Fino al prelevamento da parte della ditta autorizzata al trasporto, i rifiuti devono
essere depositati in un'area all'interno dell'edificio, chiusa ed inaccessibile agli
estranei. Possono essere utilizzati in alternativa anche container scarrabili, purche'
chiusi anche nella parte superiore e posti in un'area controllata.
8 - Tecniche di incapsulamento.
La scelta del tipo di incapsulante dipende dalle caratteristiche del rivestimento in
amianto e dagli scopi dell'intervento. A causa della variabilita' delle situazioni che si
possono presentare, prima di essere impiegato, il prodotto deve essere testato
direttamente sul materiale da trattare. Se si usano incapsulanti ricoprenti bisogna
verificarne l'aderenza al rivestimento; se si usano incapsulanti penetranti bisogna
controllarne la capacita' di penetrazione e di garantire l'aderenza al supporto del
rivestimento. In tutti i casi, bisogna sempre verificare preventivamente la capacita' del
rivestimento di sopportare il peso dell'incapsulante. Preliminarmente la superficie del
rivestimento di amianto deve essere aspirata; devono essere rimossi tutti i frammenti
pendenti del rivestimento di amianto e le parti distaccate dal substrato. L'integrita' del
rivestimento deve essere restaurata utilizzando materiali senza amianto che presentino una
sufficiente affinita' con il rivestimento esistente e con il prodotto incapsulante
impiegato. L'incapsulante deve essere applicato con un'apparecchiatura a spruzzo
"airless", al fine di ridurre la liberazione di fibre per l'impatto del
prodotto. Il trattamento completo puo' richiedere l'applicazione di 2 o 3 strati
successivi.
9 - Decontaminazione del cantiere.
Durante i lavori di rimozione e' necessario provvedere a periodiche pulizie della zona di
lavoro dal materiale di amianto. Questa pulizia periodica e l'insaccamento del materiale
impedira' una concentrazione pericolosa di fibre disperse.
Tutti i fogli di plastica, i nastri, il materiale di pulizia, gli indumenti ed altro
materiale a perdere utilizzato nella zona di lavoro dovranno essere imballati in sacchi di
plastica sigillabili e destinati alla discarica.
Bisogna fare attenzione nel raccogliere la copertura del pavimento per ridurre il piu'
possibile la dispersione di residui contenenti amianto. I sacchi saranno identificati con
etichette di segnalazione pericolo a norma di legge. I fogli di polietilene verticali ed
orizzontali dovranno essere trattati con prodotti fissanti e successivamente rimossi per
essere insaccati come i rifiuti di amianto. Bisogna fare attenzione nel ripiegare i fogli
per ridurre il piu' possibile la dispersione di eventuali residui contenenti amianto. I
singoli fogli di plastica messi su tutte le aperture, i condotti di ventilazione, gli
stipiti, i radiatori, devono rimanere al loro posto. I fogli verticali, a copertura delle
pareti devono essere mantenuti fino a che non e' stata fatta una prima pulizia.
Tutte le superfici nell'area di lavoro, compreso i mobili, gli attrezzi ed i fogli di
plastica rimasti dovranno essere puliti usando una segatura bagnata ed un aspiratore con
filtri tipo Vacuum Cleaner.
L'acqua, gli stracci e le ramazze utilizzati per la pulizia devono essere sostituiti
periodicamente per evitare il propagarsi delle fibre di amianto. Dopo la prima pulizia, i
fogli verticali rimasti devono essere tolti con attenzione ed insaccati, come pure i fogli
che coprono le attrezzature per la illuminazione, gli stipiti, ecc.
L'area di lavoro deve essere nebulizzata con acqua o una soluzione diluita di incapsulante
in modo da abbattere le fibre aerodisperse.
Conclusa la seconda operazione di pulizia, dovra' essere effettuata un'ispezione visiva di
tutta la zona di lavoro (su tutte le superfici, incluse le travi e le impalcature) per
assicurarsi che l'area sia sgombra da polvere. Se, dopo la seconda pulizia ad umido, sono
visibili ancora dei residui, le superfici interessate devono essere nuovamente pulite ad
umido.
Le zone devono essere lasciate pulite a vista.
Ispezionare tutti i condotti, specialmente le sezioni orizzontali per cercare eventuali
residui contenenti amianto, e aspirarli usando un aspiratore a vuoto.
E' consigliabile accertare l'agibilita' della zona entro 48 ore successive al termine del
lavoro mediante campionamenti dell'aria secondo quanto indicato in allegato.
Una volta accertata la rispondenza della zona di lavoro a quanto richiesto, si potranno
togliere i sigilli a ventilatori e radiatori e rendere di nuovo accessibile la zona.
10 - Protezione delle zone esterne all'area di lavoro.
Nello svolgimento del lavoro dovranno essere prese tutte le precauzioni per proteggere le
zone adiacenti non interessate dalla contaminazione da polvere o detriti contenenti
amianto.
Giornalmente dovra' essere fatta la pulizia, con aspirazione a secco o con metodo ad
umido, di qualsiasi zona al di fuori dell'area di lavoro o di passaggio che sia stata
contaminata da polvere o da altri residui conseguenti al lavoro fatto.
11 - Monitoraggio ambientale.
Durante l'intervento di bonifica dovra' essere garantito a carico del committente dei
lavori un monitoraggio ambientale delle fibre aerodisperse nelle aree circostanti il
cantiere di bonifica al fine di individuare tempestivamente un'eventuale diffusione di
fibre di amianto nelle aree incontaminate.
Il monitoraggio deve essere eseguito quotidianamente dall'inizio delle operazioni di
disturbo dell'amianto fino alle pulizie finali. Devono essere controllate in particolare:
- le zone incontaminate in prossimita' delle barriere di confinamento;
- l'uscita del tunnel di decontaminazione o il locale incontaminato dello spogliatoio.
Campionamenti sporadici vanno effettuati all'uscita degli estrattori, all'interno
dell'area di lavoro e durante la movimentazione dei rifiuti.
I risultati devono essere noti in tempo reale o, al massimo, entro le 24 ore successive.
Per questo tipo di monitoraggio si adotteranno tecniche analitiche di MOCF. Sono previste
due soglie di allarme:
1) Preallarme - Si verifica ogni qual volta i risultati dei monitoraggi effettuati
all'esterno dell'area di lavoro mostrano una netta tendenza verso un aumento della
concentrazione di fibre aerodisperse;
2) Allarme - Si verifica quando la concentrazione di fibre aerodisperse supera il valore
di 50 ff/l.
Lo stato di preallarme prevede le seguenti procedure:
- sigillatura di eventuali montacarichi (divieto di entrata e di uscita);
- sospensione delle attivita' in cantiere e raccolta di tutto il materiale rimosso;
- ispezione delle barriere di confinamento;
- nebulizzazione all'interno del cantiere e all'esterno nella zona dove si e' rilevato
l'innalzamento della concentrazione di fibre;
- pulizia impianto di decontaminazione;
- monitoraggio (verifica).
Lo stato di allarme prevede le stesse procedure di preallarme, piu':
- comunicazione immediata all'autorita' competente (USL);
- sigillatura ingresso impianto di decontaminazione;
- accensione estrattore zona esterna;
- nebulizzazione zona esterna con soluzione incollante;
- pulizia pareti e pavimento zona esterna ad umido con idonei materiali;
- monitoraggio.